mercoledì 9 ottobre 2013

Gay-test

Il Kuwait, dove l'omosessualità è un reato punito con la carcerazione, ha deciso di vietare l'entrata di persone omossessuali nel suo territorio.
Per questo, negli aereoporti saranno fatte delle visite mediche e chi sarà scoperto sarà rimandato indietro. Sembra che stiano progettando un vero e proprio dispositivo che individuerà l'omosessualità ... 
A questo punto mi chiedo: come pensano di fare?
Forse sarà una specie di macchina della verità e semplicemente chiederanno a tutte le persona sospette: "Lei è omosessuale?
Oppure confidano nell'onestà degli omosessuali che, pur essendo a conoscenza della pena detentiva, sicuramente dichiareranno: "Sì, sono gay! Mettetemi in carcere".
Ci sarà forse un esame del sangue, che andrà a individuare il virus che diffonde l'omosessualità.
O, meglio ancora, un test del DNA (la persona esaminata può attendere tranquillamente in aereoporto che escano i risultati) che scoverà il gene dell'omosessualità. Sarà facile riconoscerlo, perché sarà vestito di rosa con un boa di struzzo intorno al collo per gli uomini, mentre per le donne sarà un po' mascolino e forzutello. 
Magari faranno un'accurata ispezione dei genitali ... interessante occupazione per i medici dell'aereoporto.
Potrebbero fare testo anche le chiacchere, così gli amici buontemponi avrebbero l'occasione di fare uno scherzo bellissimo, mettendo in giro la voce che siamo omosessuali.
Magari sarà una seduta di psicoterapia o di ipnosi regressiva, non lo so.
Sono proprio curiosa di sapere come faranno, perché mi interessa sapere in quale luogo si annida l'omosessualità. 
Nel corpo? Nella testa? Nel cuore? Nell'anima?
Ovunque?!
Dove sentono l'amore gli omosessuali? E il desiderio?
Forse lo sentono dove lo percepiscono gli etero. Magari non sono così diversi.

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