mercoledì 26 marzo 2014

Imbuti

Ieri mi hanno detto che i libri ben scritti sono come gli imbuti (e qui saluto il caro Corrado Guzzanti) : partono ampi, con molte variabili, e poi si restringono fino a costringere il lettore nell'unica direzione possibile ...il finale.
Chiaramente io non sono una scrittrice di buoni libri. I miei (oltre a restare sconosciuti ai più) sono più come ombrelli aperti in un giorno di vento: hanno una loro forma, ma si aprono a molte possibilità, e poi volano via quando meno te lo aspetti.
Difficilmente raggiungerò la notorietà e, se lo farò, sarò forse già morta, come è già successo a molti. Solo spero non mi capiti quel che è accaduto alla scrittrice Mary Webb che raggiunse la notorierà dopo la morte e, ironia della sorte, a beneficiare del successo fu il marito che l'aveva lasciata per una donna più giovane! (Vedi anche il post su http://dragonfly.doppiopasso.it/?p=214)
O forse mi reincarnerò in fretta e leggerò i libri che avevo scritto nella mia vita precedente (nel frattempo diventati dei must). Alle prime righe, alzerò lo sguardo con aria pensierosa e mi dirò: "Ummm, questo l'ho già letto ... ma dove?"

Abbiate cura di voi e, se potete, non siate degli imbuti!

sabato 15 marzo 2014

Potature

Si sta concludendo quel periodo dell'anno in cui le piante, da frutto o ornamentali, vengono potate in vista della stagione primaverile.
Si pota per eliminare i rami secchi, rovinati del freddo o dalla neve. Si pota per mettere la pianta in condizione di produrre fiori e frutti.
Si legano i rami a dei supporti perché prendano una giusta direzione e si creano dei supporrti dove necessita.
Lo dico? Lo dico: primavera, tempo di rinascita (lo si dice talmente spesso che oramai ha perso un po' del suo fascino).
Ma la primavera non è solo quel momento in cui tutto germoglia, è anche il momento di fare pulizia, di tagliare quello che è vecchio e malandato per lasciare più spazio e forza al nuovo.
Ringraziamo ogni singolo ramo e foglietta secca per aver dato il loro contributo alla pianta, ringraziamo anche i rami verdi e pieni di gemme che vengono sacrificati per dare più vigore all'insieme, però adesso è tempo di salutarli e lasciarli andare.
E' tempo di potatura anche nella mia vita (no, non vado dal parrucchiere)  ... e per voi?

E primavera sia!

Abbiate cura di voi e ... delle vostre potature.


lunedì 10 marzo 2014

Capitani coraggiosi

Tutte le volte che mio figlio si prepara a sfoderare il suo lato eroico, parte da una condizione che può sembrare anomala.
Poco prima di buttarsi in un'impresa, il suo viso è attraversato da una gamma di emozioni fortissime: smarrimento, indecisione, paura, ( a volte) un pizzico di disperazione.
Poi, la svolta. Qualcosa fa click e lui ha già deciso, è già pronto, è già partito.
Scala vette altissime, si getta dall'alto (sotto c'è il materasso!), affronta le separazioni più dolorose.
Verrebbe da dire che ogni atto di coraggio sia preceduto da un momento di paura (o simili).
Del resto, è meno coraggioso o più coraggioso colui che prova paura e, nonostante questa, riesce in quel che desidera?
Certo, abbiamo la testa piena di immagini di eroi che non chiedono mai.
Ma che atto di coraggio è, se non hai provato la paura prima?
E' un atto di coraggio solo perché altri non ce l'avrebbero fatta?
Tanto più forte è il timore e tanto più grande è l'atto di forza che ne consegue.
E' un incitamento a tutti i "fragili" in ascolto. Non si è solo fragili se ci si riesce a barcamenare nella vita nonostante la propria presunta fragilità, si è forti.
L'atto eroico che compiremo è già in nuce in quel fremito di paura che sembra bloccarci. 
Il coraggioso entra in scena quando meno te lo aspetti e mette a segno il colpo decisivo.
Il cuore e lo zaino oltre l'ostacolo, capitani coraggiosi!

Abbiate cura di voi ... e dei vostri atti di pauroso coraggio!